Come combattere la discriminazione tramite semplici azioni legali

Diffida

La diffida è uno strumento legale che penso sia molto utile per chiunque da conoscere!

Per definizione è un avvertimento che si dà ad una persona per cui se farà o continuerà a fare una determinata cosa, o terrà o continuerà a tenere un determinato atteggiamento, o non farà una determinata cosa, si provvederà con le vie legali a tutelare i propri diritti.

Questo potrà accadere tramite un esposto alla Procura della Repubblica (di base si inoltra una lamentela così che la Procura indaghi sulla cosa e provveda a verificare se effettivamente ci sono dei crimini perseguibili) o anche con una querela vera e propria.

La diffida contiene anche tutte le norme che stanno venendo violate dalla persona che ne è oggetto ed è debitamente notificata, come spiegato in precedenza.

Quali sono i pregi della diffida?

  1. È gratuita;
  2. È fai-da-te;
  3. Ottiene molto spesso il risultato voluto se scritta nel modo corretto;
  4. Rende inequivocabile che la persona o l’ente coinvolti sono direttamente responsabili ed a conoscenza della normativa che potrebbero violare procedendo o perseverando nel loro atteggiamento ed azioni (la legge non ammette ignoranza ma la cosa può aiutare in giudizio);
  5. Qualora la persona o l’ente oggetto della diffida non la rispettasse, non si è tenuti a norma di legge ad intraprendere nessuna azione legale se non lo si volesse fere, il che la rende ancora potenzialmente più economica.

Ma quando dovremmo mandare una diffida nel caso della questione vaccinazioni? Perché potrebbe servirci a raggiungere il nostro scopo, ovvero che il nostro caro bambino o bambina continui col suo percorso educativo nonostante il decreto Lorenzin?

QUANDO USARE LA DIFFIDA

La diffida va utilizzata con parsimonia, essendo comunque un avvertimento formale abbastanza pesante che può portare il ricevente a turbarsi e, come è facilmente comprensibile, è meglio cercare di non rendere nemici l’asl od il personale scolastico.

Consiglio dunque di mandare una diffida esclusivamente qualora si ricevano atteggiamenti vessatori ed illegali che persistono nonostante amichevoli richiami verbali e possibilmente con un colloquio con la persona in oggetto.

Ovviamente in casi di violazioni gravi e flagranti, o quando la figura che crea problemi non vuole riceverci, possiamo passare direttamente alla diffida.

A CHI MANDARE LA DIFFIDA

La diffida va mandata alla persona diffidata, ai suoi superiori ed a qualsiasi ente di tutela che si voglia rendere attento delle irregolarità che riscontriamo.

Consiglio di mettere sempre in copia anche il sindaco della propria città, in quanto potrebbe interessarsi alla cosa come figura importante a livello giuridico per l’amministrazione della cosa pubblica.

COSA DEVE CONTENERE LA DIFFIDA

La diffida deve contenere tutta la normativa che si potrebbe violare decidendo di discriminare proprio figlio o figlia in qualsiasi modo, ivi incluso l’allontanamento dalla scuola ed una chiara intimazione di non effettuare nessuna di queste azioni.

Questa parte è essenziale, la citazione nei dettagli dei punti di legge violati.

Sconsiglio di usare qualsiasi tipo di modello prestampato per questo tipo di atto, in quanto va adattato ad hoc per ogni casistica.

SOMMARIO

Con queste semplici indicazioni, sono sicuro che ti risulterà davvero semplice creare una diffida veramente efficace che puoi utilizzare per raggiungere il tuo scopo, aggirare il decreto Lorenzin e riuscire a far andare tuo figlio a scuola.

Se hai qualsiasi domanda o commento, non esitare ad inserirla nei campi sottostanti!

6 commenti

  1. Halina

    Salve Mattia, io sto studiando il modo di continuare a mandare il mio figlio all’asilo nido. Ho già rimandato tre volte l’appuntamento con l’ASL e non so quanto ancora potra funzionare. Vaccinarlo non se ne parla proprio. Volevo porti qualche domanda:
    – Queste procedure che descrivi si dovranno ripetere ogni anno scolastico?
    – Cosa hai ottenuto con questo procedimento esattamente? E’una strategia per prendere tempo o si riesce a risolvere definitivamente la situazione?
    – Inviare la diffida a tutte quelle persone non alzerà un polverone? Non vorrei creare più danni che benefici, l’ASL non si sia mai accorta che mio figlio non era vaccinato fino a quando non l’ho iscritto all’asilo nido. Solo dopo è arrivata la lettera d’invito di fare le vaccinazioni.
    Facendo tutti i passaggi consigliati ma senza la diffida si riesce comunque ad ottenere qualcosa?
    – Se l’ASL non mi risponde e non invia la documentazione richiesta prima del appuntamento cosa faccio? Ci vado lo stesso? Senza il bambino, ovviamente? Io sono una madre single e tutto questo un po’ mi mette l’ansia, anche il fatto di dover affrontare il tutto da sola ma per il mio figlio sono pronta a farlo.

    • Mattia

      Ciao Halina!

      Grazie per esserti presa il tempo di leggere questo articolo, è veramente fantastico per me che qualcuno si stia prendendo la briga di imparare di più su questo soggetto.

      Cerco di rispondere ad ogni tua domanda:

      – Queste procedure che descrivi si dovranno ripetere ogni anno scolastico?

      Non necessariamente, la diffida la mandi solo il primo anno e evenutalmente se passi dal nido alla materna, se cambia l’istituto. L’appuntamento di vaccinazione potresti doverlo riprendere ogni anno (almeno, quest’anno ne ho preso un secondo);

      – Cosa hai ottenuto con questo procedimento esattamente? E’una strategia per prendere tempo o si riesce a risolvere definitivamente la situazione?

      Finora (28/10/2018) ho ottenuto che mio figlio, per il secondo anno, sta ancora andando felicemente a scuola, le maestre ed il Comune hanno capito (almeno spero) i miei diritti e soprattutto quelli di mio figlio, tutelati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e per ora ho un nuovo appuntamento all’ULSS più avanti. Non so se si risolve definitivamente o no, sicuramente, in teoria, si possono fare i cinque anni prima di arrivare alle elementari.

      Dico in teoria perché mio figlio è al secondo anno di nido e non posso darti una certezza assoluta del funzionamento del metodo finché non l’ho sperimentato fino in fondo, ma a livello giuridico fa senso e anche per gli altri genitori che lo stanno usando fa senso e stanno ottenendo risultati positivi con esso. Qualora si riveli sbagliato sono pronto ad oscurare il sito e ritirare il libro, ma per ora questo non mi sembra ssolutamente essere il caso, anzi, mi sembra uno dei metodi migliori in giro.

      – Inviare la diffida a tutte quelle persone non alzerà un polverone? Non vorrei creare più danni che benefici, l’ASL non si sia mai accorta che mio figlio non era vaccinato fino a quando non l’ho iscritto all’asilo nido. Solo dopo è arrivata la lettera d’invito di fare le vaccinazioni.

      Pensa che “tutte queste persone” sono alla fine poche! La diffida originale prevedeva decine e decine di istituzioni! L’ho ridotta all’osso ma queste persone DEVONO ESSERE RESE CONSAPEVOLI che tu HAI e CONOSCI i tuoi diritti e che se procedono ad un’esclusione si macchiano di un grave delitto e di una GRAVE violazione dei diritti umani.

      Con una diffida debitamente notificata hai in tasca un modo infallibile per dimostrare il dolo della loro azione, ed in sede di giudizio futuro potrebbe tornarti particolarmente utile.

      Altri genitori non hanno voluto mandare la diffida per il tuo stesso motivo e finora la procedura sta funzionando lo stesso, ovviamente spetta a te decidere cosa fare! 🙂

      – Se l’ASL non mi risponde e non invia la documentazione richiesta prima del appuntamento cosa faccio? Ci vado lo stesso? Senza il bambino, ovviamente? Io sono una madre single e tutto questo un po’ mi mette l’ansia, anche il fatto di dover affrontare il tutto da sola ma per il mio figlio sono pronta a farlo.

      Come spiegato nell’articolo relativo al “Colloquio all’ASL – Cosa Fare e Come Comportarsi”, bisogna assolutamente andare al colloquio, senza bambino! So che può mettere in ansia, ma alla fine bisogna solo notificargli il plico, farsi dare una ricevuta e registrare quando ti dicono che si rifiutano di darti le informazioni. Capisco che è spiacevole, ma a mio avviso è necessario, perché se non ti presenti sei automaticamente inadempiente, e se sei inadempiente sono fatti tuoi e ricevi tutte le penalità previste dalla 119. L’unico modo per andare avanti è dimostrare che l’ASL non ottempera ai suoi diveri sanciti dalla Convenzione di Oviedo e non vuole cederti le informazioni richieste, questo blocca l’iter di sospensione, come da ordinanza del TAR di Brescia.

      Ho cercato di rispondere a tutto, complimenti per la tua decisione di non vaccinare se non sei convinta, è una scelta molto coraggiosa di questi tempi!

  2. Roberta greggio

    Potrei gentilmente chiederle un modello precompilato per mandare una diffida a scuola di mio figlio per evitare qualsiasi genere di commento e/o comportament inadeguato. Grazie infinite

    • Mattia

      Buongiorno Roberta,
      Sconsiglio attualmente l’utilizzo indiscriminato della diffida, devo rivedere questa parte del libro.
      Consiglio invece di usarla solamente quando effettivamente si verificano violazioni da parte del personale scolastico o dell’asl, senza l’utilizzo di un modello precompilato.
      Per capire come scrivere e notificare un documento in modo ufficiale, inclusa una diffida, puoi sempre avvalerti del corso online che ho appena lanciato, che trovi a https://dirittoevaccinazione.it/il-corso.
      Fammi sapere se posso aiutare in qualsiasi altro modo!
      Mattia

  3. Marika

    Buongiorno Mattia io l anno scorso ho presentato un certificato di esonero della pediatra all usl che lo ha accettato e vidimato quest’ anno invece un nuovo medico dell usl dice che quel foglio della pediatra non basta e che posso vaccinare i miei figli in ospedale cosa posso fare?

    • Mattia

      Ciao Marika!

      Se l’esonero è stato emesso dal pediatra di libera scelta, questo è valido a tutti gli effetti, come specificato dall’articolo 1, comma 3 della legge:

      “3. Salvo quanto disposto dal comma 2, le vaccinazioni di cui al comma l e al comma 1-bis possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.”.

      Quello che DICE (appunto, dice) l’asl quindi non ha nessun valore legale.

      Buona giornata! 😊

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