Uno strumento potentissimo, di categoria superiore a tutte le leggi nazionali ed europee, se non ad uno specifico settore del diritto, chiamato diritto naturale, puramente filosofico (ebbene sì, del diritto si può fare una vera e propria filosofia!), è la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

In poche parole questa Dichiarazione Universale, ampiamente approfondibile sul sito unitiperidirittiumani.it, sancisce norme spesso “scontate” ma che sono il risultato di decine, centinaia o addirittura secoli di guerre perché venissero uniformemente ratificate ed approvate da organismi di diritto internazionale come le Nazioni Unite.

Anche se andrebbe conosciuta tutta, ed in fondo all’articolo vi segnalerò un libro perfetto per conoscerla approfonditamente, gli articoli principali che ci interessano per lo scopo che vogliamo raggiungere sono l’Art. 2 e l’Art. 26, rispettivamente “Non Discriminare” e “Il Diritto all’Istruzione”, di cui posto i video qui sotto per vostro approfondimento:

La domanda che vi chiederete è: ma questi diritti umani sono stati ratificati dal governo italiano?

Per fortuna sì, con la Legge 881 del 1977. Clicca qui per vederla.

Ovviamente, essendo questi patti internazionali, una volta approvati e ratificati all’interno del diritto “positivo” (le leggi dello stato) italiano, sono superiori a qualsiasi legge nazionale “fatta in casa”. In effetti le leggi nazionali successive all’entrata in vigore della legge internazionale dovrebbero rispettarle appieno, ancor più della costituzione stessa!

Abbiamo dunque una “scala del diritto” che andrebbe più o meno così, di nuovo, un giurista può sentirsi libero di correggermi se lo desidera:

  • Diritto Naturale (fondamentalmente è l’etica, lo studio filosofico del giusto e dello sbagliato, questo diritto non è scritto ma è la fonte di tutto il diritto);
  • Convenzioni e Patti Internazionali;
  • Leggi e Convenzioni Europee;
  • Costituzione;
  • Leggi dello Stato;
  • Sentenze passate in giudicato (creano un importante precedente che viene generalmente seguito dagli organi giuridici);
  • Circolari (non valgono in effetti niente per il cittadino, anche se causano grossi grattacapi, ma ne parleremo più avanti.

Ecco dunque un breve accenno ai diritti umani, potete davvero trovare tantissime informazioni molto semplici al sito unitiperidirittiumani.it o potete prendervi un bel libro per capirli veramente a fondo, attraverso il seguente link!

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