Come combattere la discriminazione tramite semplici azioni legali

Categoria: Diritto Internazionale

Il Ricorso di Guillaume Zambrano

Guilliame Zambrano, cittadino francese, ha ritenuto opportuno rivolgersi a un organo internazionale, la Corte Europea dei Diritti Umani.

Il suo ricorso, basato su elementi probabilmente fondati, verteva sui problemi riscontrati sulla legge nazionale sul cosiddetto “Green Pass”.

In particolare, riteneva lesiva dei suoi diritti fondamentali e discriminante la misura.

Insieme a lui, altri 18.000 cittadini (una cifra davvero importante) hanno presentato ricorso ai giudici.

Se questo cittadino avesse studiato il corso di diritto e vaccinazione, avrebbe saputo che, prima di inoltrare tale ricorso alla Cedu [“Corte Europea dei Diritti Umani”], avrebbe dovuto espletare tutti i gradi di giudizio previsti nell’ordinamento giuridico del territorio nazionale.

Infatti, il suo ricorso, non è stato respinto nel merito, ma è stato ritenuto irricevibile dalla Corte, che si è anche espressa stizzita sulla faccenda:

“Inoltre i giudici affermano che hanno dichiarato irricevibile il suo ricorso anche perché l’uomo non ha presentato la sua causa davanti ai tribunali francesi, e allo stesso tempo non è riuscito a dimostrare che questo non sarebbe servito a nulla, due condizioni essenziali perché la Cedu esamini un ricorso. Infine, i giudici contestano a Zambrano di aver abusato del suo diritto di ricorso alla Cedu con una strategia che aveva come solo scopo quello di ‘imbottigliare, ingolfare e inondare’ la Corte di Strasburgo.

Insomma, la Corte ha quasi visto il ricorso come un atto terroristico!

Per adire un tribunale internazionale bisogna infatti aver prima esaurito il ricorso in ambito nazionale, perdendo in tutti i gradi di giudizio.

Solo lo Stato può adire direttamente la Corte.

Spero che questo possa aiutarvi a prendere decisioni sagge in ambito di diritto e vaccinazione, così da lottare con ordine e metodo contro la discriminazione.

Seguite gli iter legali standard e state lontano dal “fantadiritto” che gira di questi tempi!

Convenzione di Oviedo

Il 4 Aprile 1997 è una data da commemorare, dopo infatti secoli di abusi medici e sperimentazioni pericolose (vedesi le numerose condanne ai nazisti per gli abusi commessi prima e durante la seconda guerra mondiale), per la prima volta è stata stipulata una convenzione internazionale sui diritti umani, particolarmente mirata a salvaguardare il corpo umano e la sua integrità, mettendo al primo posto la persona, come scopo del trattamento medico e non viceversa.

La Convenzione, intitolata per il lungo in “Convenzione sui Diritti Umani e la Biomedicina” tratta davvero molti punti e potete veramente studiarli tutti se vi interessa, li trovate al seguente link, ma fondamentalmente i punti che ci interessano particolarmente sono l’Articolo 5 e l’Articolo 6, ma soprattutto il comma 2 dell’Articolo 5. Riporto qui l’Articolo 5 per esteso:

“Art. 5 Regola generale

Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato.

Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi.

La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio consenso.”

Ecco dunque perché la vaccinazione, in quanto intervento nel campo della salute a tutti gli effetti, non può in effetti essere “obbligatorio”. In effetti, l’obbligo di cui è attualmente oggetto in Italia è di natura puramente amministrativa e può portare infatti al massimo ad una sanzione pecuniaria ed all’esclusione per la fascia 0-6 dalle istituzioni educative, ma chiunque può decidere di astenersi a tale trattamento.

Questo è peraltro ben chiarito in una circolare dell’OMCEO (Ordine Chirurghi, Medici ed Odontoiatri).

LA CONVENZIONE DI OVIEDO ED IL DECRETO LORENZIN

Il nostro obiettivo però è NON subire tali oppressioni, ma riuscire a far frequentare a nostro figlio la scuola e magari anche non pagare la multa!

Come fare dunque a sfruttare a nostro vantaggio la Convenzione così da evitare le sanzioni?

Nel comma 2 dell’Articolo di legge citato si trova scritto “… Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi”.

Ecco dove sta il segreto, NON FIRMARE MAI i moduli presso l’ASL di dissenso alla vaccinazione o consenso informato! Facendolo, ci si dichiara sufficientemente informati!!!

NON firmare che si è partecipato ad un “colloquio informativo”, in tal caso si sta dicendo che si è stati sufficientemente informati!

Il trucco in ogni caso è sempre dichiararsi assolutamente favorevole alla vaccinazione (fare altrimenti è un reato dopotutto), “… se solo potesse darmi giusto un altro paio di informazioni…” e sbattere in faccia un plico di richieste di informazioni, debitamente NOTIFICATO.

SOMMARIO

La vaccinazione è un atto medico, ed in quanto tale non è obbligatorio. Nessuno può costringervi a farlo. Se dite chiaramente di no, ovviamente siete soggetti ad una sanzione. Se si chiedono ulteriori informazioni, si resta all’interno della legge, in quanto questo è previsto dal decreto stesso e dalla Convenzione di Oviedo.

Nei prossimi post verrà spiegato come creare il plico da portare e maggiori informazioni sul decreto stesso.

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Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Uno strumento potentissimo, di categoria superiore a tutte le leggi nazionali ed europee, se non ad uno specifico settore del diritto, chiamato diritto naturale, puramente filosofico (ebbene sì, del diritto si può fare una vera e propria filosofia!), è la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

In poche parole questa Dichiarazione Universale, ampiamente approfondibile sul sito unitiperidirittiumani.it, sancisce norme spesso “scontate” ma che sono il risultato di decine, centinaia o addirittura secoli di guerre perché venissero uniformemente ratificate ed approvate da organismi di diritto internazionale come le Nazioni Unite.

Anche se andrebbe conosciuta tutta, ed in fondo all’articolo vi segnalerò un libro perfetto per conoscerla approfonditamente, gli articoli principali che ci interessano per lo scopo che vogliamo raggiungere sono l’Art. 2 e l’Art. 26, rispettivamente “Non Discriminare” e “Il Diritto all’Istruzione”, di cui posto i video qui sotto per vostro approfondimento:

La domanda che vi chiederete è: ma questi diritti umani sono stati ratificati dal governo italiano?

Per fortuna sì, con la Legge 881 del 1977. Clicca qui per vederla.

Ovviamente, essendo questi patti internazionali, una volta approvati e ratificati all’interno del diritto “positivo” (le leggi dello stato) italiano, sono superiori a qualsiasi legge nazionale “fatta in casa”. In effetti le leggi nazionali successive all’entrata in vigore della legge internazionale dovrebbero rispettarle appieno, ancor più della costituzione stessa!

Abbiamo dunque una “scala del diritto” che andrebbe più o meno così, di nuovo, un giurista può sentirsi libero di correggermi se lo desidera:

  • Diritto Naturale (fondamentalmente è l’etica, lo studio filosofico del giusto e dello sbagliato, questo diritto non è scritto ma è la fonte di tutto il diritto);
  • Convenzioni e Patti Internazionali;
  • Leggi e Convenzioni Europee;
  • Costituzione;
  • Leggi dello Stato;
  • Sentenze passate in giudicato (creano un importante precedente che viene generalmente seguito dagli organi giuridici);
  • Circolari (non valgono in effetti niente per il cittadino, anche se causano grossi grattacapi, ma ne parleremo più avanti.

Ecco dunque un breve accenno ai diritti umani, potete davvero trovare tantissime informazioni molto semplici al sito unitiperidirittiumani.it o potete prendervi un bel libro per capirli veramente a fondo, attraverso il seguente link!

Clicca Qui

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